Zangrillo: “Il protocollo POST per contrastare il virus” 

“Prudenza, Organizzazione, Sorveglianza, Tempestività. Il protocollo POST per contrastare il virus”. E’ la formula che il professor Alberto Zangrillo, primario di anestesia del San Raffaele, propone a L’aria che tira su La7. “Abbiamo identificato i soggetti a rischio: persone sopra i 65 anni, portatrici di patologia oncologica, pazienti ipertesi o con malattia coronarica. Se li identifichiamo, se li curiamo tempestivamente e li prendiamo in carico con un sistema organizzato tra istituzioni ospedaliere e territorio, non ci sarà bisogno delle terapie intensive. Se un paziente viene curato precocemente, viene curato meglio”, dice Zangrillo, evidenziando che “la terapia intensiva è la soluzione estrema, è una sconfitta. Dobbiamo capire il problema, se arriviamo in terapia intensiva non abbiamo capito”. 

“Dobbiamo comportarci in maniera ragionevole per convivere con il virus. Fissare in maniera maniacale l’attenzione sul tampone, sulla mascherina, sulla sierologia, sulle speculazioni che ne derivano, è secondario rispetto alla cosa più importante, il protocollo POST, ovvero Prudenza, Organizzazione, Sorveglianza e Tempestività”, ribadisce. 

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