Coronavirus, Richeldi: “La battaglia non è vinta” 

“Il numero dei deceduti ci deve far pensare che la battaglia non è vinta, siamo forse in una relativa tregua ma non è il momento di abbassare la guardia”. Così Luca Richeldi, primario di Pneumologia della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma e componente del Comito tecnico scientifico sul coronavirus, durante la conferenza stampa alla Protezione civile a Roma.  

Richeldi ha spiegato che “ci sono sei parametri che osserviamo, su alcuni siamo contenti se vanno crescendo e altri se vanno decrescendo. Ad esempio, siamo contenti se calano i ricoverati, i pazienti in terapia intensiva, i positivi. Di questi parametri solo uno non va nella direzione desiderata, quello dei decessi oggi più di 400”.  

“Oggi è molto importante la diminuzione per la prima volta degli attuali positivi, solo 20, e c’è un segno meno in questa colonna. Un segnale incoraggiante – ha detto Richeldi – Se guardiamo i dati delle ultime settimane, c’è stato un calo dei ricoverati, un calo dei pazienti in terapia intensiva. Quindi una chiara diminuzione della pressione sulle strutture sanitarie”. 

Riguardo alla plasmaterapia, a una domanda sulla sperimentazione in corso a Mantova, il primario di Pneumologia ha chiarito che “a breve avremo risposte più confortanti e più sicure dagli studi” in corso. “Per ora è una delle speranze nel trattamento di questa malattia. Si tratta di un approccio riconosciuto e potenzialmente efficace, ma non abbiamo ancora una risposta definitiva sulla sua efficacia in Covid-19 perché è passato troppo poco tempo”.  

 

 

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