Zona gialla Sardegna ad agosto rischio reale? I dati, cosa può succedere

La Sardegna rischia davvero la zona gialla ad agosto, con regole e misure più restrittive, secondo i nuovi parametri per il ‘cambio colore’ delle Regioni? I dati di ieri riportano 522 nuovi contagi da coronavirus su 3.523 persone testate e altri 4 decessi. Mentre restano stabili i numeri dei ricoveri, 87, come quello delle terapie intensive, 19.  

L’isola ha visto crescere progressivamente l’occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid-19 nei reparti di terapia intensiva ed è arrivata a toccare – secondo i dati dell’Agenzia per i servizi sanitari (Agenas) – la soglia critica del 10% (era all’1% a metà luglio).  

Dunque, il destino ‘in giallo’ della Sardegna è ormai segnato? “L’uso di posti in terapia intensiva in un periodo in cui non vi è una pressione” sul sistema sanitario “va letto anche con giudizio – ha puntualizzato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto a ‘Radio Cusano Campus’ – Se si guardano i dati della Sardegna, si vede che c’è sì un 10% di posti di terapia intensiva occupato, ma una percentuale molto più bassa di posti di medicina” occupati da pazienti Covid. “Quindi aspetterei prima di dire che la situazione sta raggiungendo la soglia per il giallo” ha detto Sileri.  

Che la Sardegna diventi zona gialla “è possibile e probabile, ma attenzione – ha avvertito – oggi è possibile che si ricoverino in terapia intensiva pazienti che hanno poi un turnover molto veloce, cioè entrano prima ed escono prima. Viceversa, un anno fa quando le terapie intensive erano occupate, l’accesso era magari più ritardato, con pazienti più gravi, anziani e compromessi”. Pertanto, ha concluso il sottosegretario, “attenzione a questi numeri, che possono fluttuare con maggior velocità”. 

Intanto peggiora ulteriormente la situazione epidemiologica Covid-19 in Italia, misurata dall’Ecdc, Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, in base all’incidenza dei casi positivi a 14 giorni ogni 100mila abitanti, combinata con il tasso di positivi sui test effettuati. Nella mappa epidemiologica aggiornata salgono a 4 le regioni in rosso: anche la Toscana e le Marche passano infatti a questo colore, dopo la Sicilia e la Sardegna. Mentre gran parte del resto della Penisola, in misura maggiore rispetto alla scorsa settimana, è in giallo. Restano in verde solo tre regioni – Puglia, Molise, Valle d’Aosta – e la provincia autonoma di Bolzano. 

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