Stop Fda a monoclonale bamlanivimab usato da solo, ecco perché

“Prima che si scateni la solita disinformazione no-anticorpi, precisiamo subito che la decisione della Fda”, l’Agenzia del farmaco Usa, “di sospendere la distribuzione dell’anticorpo LY-CoV555 (o bamlanivimab) per uso da solo” contro Covid-19 “era attesa”. Spiega perché in un post su Facebook il virologo Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta, che ci tiene a fornire quella che intitola una “importante precisazione (per i no-mab e non solo)”. 

Primo, sottolinea lo scienziato italiano che da Oltreoceano si è lungo battuto per l’autorizzazione all’uso dei monoclonali anti-Covid nel nostro Paese, “in alcuni Stati circolano varianti (sudafricana e brasiliana) resistenti a questo anticorpo (se, appunto, usato da solo)”. Secondo, “oggi è possibile (e raccomandato) somministrarlo sempre e comunque in cocktail con LY-CoV016 (o etesevimab)”. Come dice il comunicato della Fda, “la distribuzione e somministrazione dei cocktail di anticorpi monoclonali anti Sars-CoV-2 (sia Lilly che Regeneron) continua esattamente come prima e con le stesse esatte indicazioni di trattamento per Covid-19”, puntualizza il virologo.  

“Ricordiamo anche – aggiunge Silvestri – che le varianti sudafricana e brasiliana non circolavano in Italia lo scorso autunno (e sono tuttora piuttosto rare), e che quindi questa decisione di Fda ha zero rilevanza relativamente alla non autorizzazione della sperimentazione di bamlanivimab in Italia nell’ottobre 2020 (quando peraltro le varianti non erano neanche state scoperte!)”. 

“Perdonatemi se scrivo queste cose con una certa durezza – conclude il virologo – ma ho avuto modo di sperimentare la ignoranza e disonestà intellettuale di certi soggetti, che credo non meriti altro tipo di risposta”. 

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