Patologie cardiovascolari nell’anziano: al via il progetto “Prendila a cuore”

Nasce “Prendila a cuore”, un progetto di sensibilizzazione volto a migliorare la compliance terapeutica nei pazienti in cura per patologie cardiovascolari

Al via da fine settembre “Prendila a cuore”, il progetto congiunto di Associazione Lombarda fra titolari di farmacia e Fondazione Muralti, con la partnership scientifica del Centro Cardiologico Monzino IRCCS e con il grant incondizionato di Daiichi Sankyo, per promuovere l’aderenza terapeutica in area cardiovascolare. I cittadini in cura per problematiche cardiovascolari potranno rivolgersi alle farmacie aderenti al progetto delle province di Milano, Lodi e Monza-Brianza per avere consigli utili su come gestire la terapia in modo ottimale. Inoltre, attraverso la compilazione di un questionario, verranno raccolti dati importanti sull’effettiva compliance terapeutica, approfondendo “punti deboli” o eventuali difficoltà incontrate da pazienti e caregiver nella gestione quotidiana della terapia.

L’elenco delle farmacie aderenti sarà disponibile sul sito www.federfarmamilano.it.

L’aderenza terapeutica riveste un ruolo fondamentale per chi è affetto da patologie cardiovascolari che rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese essendo, queste, responsabili del 44% di tutti i decessi. In Europa si parla del 30-50% di mancata aderenza alla corretta terapia: “I pazienti cardiopatici, soprattutto quelli più anziani, in alcuni casi non iniziano la terapia oppure la interrompono o, ancora, si dimenticano di assumere il farmaco. In tal senso, la non aderenza espone a gravi rischi in termini clinici, quali acutizzazione dei sintomi, progressione della malattia, peggioramento della qualità di vita e aumento della mortalità” dichiara il Professor Piergiuseppe Agostoni, Responsabile dell’Area di Cardiologia Critica del Centro Cardiologico Monzino IRCCS di Milano, che prosegue: “Esiste poi un altro fenomeno correlato e altrettanto frequente, ossia il mancato raggiungimento del target terapeutico, che richiede aggiustamenti di dosaggio per ottimizzare la terapia ed evitare un peggioramento della prognosi”.

Se si associano questi dati a un significativo aumento delle cronicità dovuto al progressivo invecchiamento della popolazione, è chiaro come l’aderenza terapeutica rappresenti un “tema caldo” di sanità pubblica.

In questo contesto la farmacia può fare la differenza: essendo il primo presidio sanitario per il cittadino sul territorio, si pone, di fatto, come un “check point” strategico all’interno del percorso terapeutico del paziente cronico, ed esercita un ruolo cruciale nel rafforzare la partnership con il medico” conclude Agostoni.

Siamo lieti di collaborare con una grande azienda come Daiichi Sankyo, da sempre sensibile, come noi, al tema della cronicità.” – afferma Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia“All’interno del nuovo modello di presa in carico del paziente cronico in Lombardia, la farmacia svolge un ruolo fondamentale come referente di prossimità nella gestione della terapia quotidiana. È perciò importante che il farmacista, per la sua formazione permanente, segua un continuo aggiornamento professionale sulle patologie cardiovascolari, in forte aumento negli ultimi vent’anni”.

La formazione e l’aggiornamento del farmacista sono necessari per potenziare il suo ruolo di ‘counselor’ a supporto del paziente cronico, soprattutto se anziano e politrattato. Per questo abbiamo attivato una serie di strumenti formativi – corsi ECM e FAD con rilascio di crediti preparati e tenuti da importanti esperti clinici della cardiologia italiana per permettere ai farmacisti lombardi di acquisire le competenze e le nozioni necessarie per guidare il paziente nel suo percorso terapeutico, arricchite dalla presentazione e dall’analisi di casi pratici.” – dichiara Manuela Bandi, Direttore della Fondazione Muralti – “Grazie ai questionari che verranno sottoposti ai pazienti, e alla luce delle nozioni apprese nei corsi, il farmacista sarà in grado di rilevare ‘sul campo’ aree di chiarimento necessarie all’assunzione della terapia e valutare eventuali dimenticanze o fraintendimenti che possono far sottovalutare al paziente l’importanza della stessa”.

Il farmacista si pone quindi come partner ideale del medico specialista e del medico di medicina generale, in grado di contribuire, nell’ambito delle proprie competenze e professionalità, alla massimizzazione della compliance in area cardiovascolare.

Siamo orgogliosi di poter sostenere questa iniziativa particolarmente rilevante da un punto di vista sociale, oltre che sanitario. Daiichi Sankyo è infatti da sempre impegnata con iniziative di informazione e sensibilizzazione per migliorare la gestione del paziente anziano cronico. Se da un lato la popolazione anziana è quella più a rischio sotto il profilo dell’aderenza alle terapie, soprattutto per la compresenza di più patologie, dall’altro la farmacia rappresenta un tassello importante del percorso di cura, poiché punto di riferimento del paziente, insieme al medico, sul territorio” afferma Massimo Grandi, Amministratore Delegato e Presidente di Daiichi Sankyo Italia.

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