Vaccini, famiglie e scuole nel caos

Nardi, autocertificazione non convince, possibile strumento per aggirare l’obbligo

Sul fronte vaccini in Italia “siamo in un momento di confusione, perché alcune Regioni e alcuni Comuni stanno attuando la legge Lorenzin, altri invece stanno seguendo l’ultima circolare ministeriale. Ne consegue un comportamento a macchia di leopardo nel Paese e un caos diffuso per le famiglie e le scuole”. Lo segnala Sabrina Nardi, vice coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato, in occasione dell’avvio della campagna #rompilatrasmissione, promossa da Cittadinanzattiva-Tdm.

“Chiediamo che non sia fatto nessun passo indietro sulla certificazione delle vaccinazioni da parte delle Asl – afferma Nardi in una nota – per non scaricare sulle famiglie una responsabilità istituzionale: sarebbe una penalizzazione non solo per i cittadini, ma anche per le realtà che hanno fatto enormi sforzi per mettersi a regime. L’autocertificazione non ci convince – precisa – perché potrebbe essere usata come strumento per aggirare l’obbligo, facendo affidamento su falle nei sistemi di controllo. Qualora fosse utilizzata questa strada, si assicurino i controlli su tutte le autocertificazioni da parte delle Asl anche per evitare la riorganizzazione delle classi che creerebbe ulteriori disagi”.

“Bene il decreto trasmesso dal ministro alle Regioni sull’istituzione dell’Anagrafe vaccinale nazionale”, prosegue Nardi: “Si approvi rapidamente – esorta – per avere certezza delle coperture raggiunte e per facilitare la vita del cittadino nella estrazione dello stato vaccinale individuale completo in tempo reale”.
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