“Senza perdere tempo prezioso per cercare posti alternativi alle scuole, basterebbe votare online. Altro che palestre o caserme, più semplice e sicuro sarebbe allestire i seggi elettorali negli uffici postali per coloro che non avessero collegamento a internet”. A entrare così nel dibattito sull’Election Day è l’economista Sandro Simoncini, urbanista e docente di Economia delle imprese all’Università Uninettuno, intervistato dall’Adnkronos in merito alla proposta avanzata da più parti di non aprire i seggi all’interno dei plessi scolastici. “Ogni cittadino -sottolinea Simoncini – potrebbe votare in modo sicuro attraverso il proprio codice Spid, l’identità digitale necessaria per usufruire dei servizi della Pubblica amministrazione”. “Inoltre, ciò comporterebbe – stima l’economista – un risparmio per lo Stato di centinaia di milioni di euro, all’incirca tra i 400 ed i 600 milioni di euro”. Simoncini ricorda anche che “piattaforme del genere esistono già” e che “il problema, ancora una volta, è squisitamente burocratico visto che il Parlamento potrebbe approvare rapidamente una legge che consenta il voto online. Norma che potrebbe essere varata in tempi utili per voto di settembre”.
Novartis segna una crescita a doppia cifra nei ricavi e nell’utile nel primo trimestre 2024
Nel primo trimestre del 2024, Novartis, il gruppo farmaceutico svizzero, ha riportato una notevole crescita a doppia cifra