Astrazeneca, trombosi e seconda dose: news Germania e Italia

Vaccino AstraZeneca, efficacia e rischio trombosi: dopo le rassicurazioni in Italia sulla seconda dose, in Germania arriva il via libera alla somministrazione senza limiti di età. Ecco le news di oggi e le possibili novità in arrivo per il prodotto anglo-svedese, cosa dice il bugiardino, quali sono gli effetti collaterali e le limitazioni per il vaccino anti Covid. 

AstraZeneca in Germania per tutti, senza limite di età. Ogni adulto che ne farà richiesta al proprio medico di base potrà presto avere il vaccino dell’azienda anglo-svedese, a prescindere a quale gruppo prioritario appartenga. La nuova misura è stata annunciata oggi dal ministro della Sanità, Jens Spahn. Il piano, che deve comunque ottenere l’approvazione finale, ha come obiettivo l’aumento del numero e del ritmo delle vaccinazioni anti Covid.  

Spahn ha spiegato che l’idea è di estendere a livello nazionale iniziative già adottate dalle autorità sanitarie in alcune regioni e città. Per esempio a Berlino gli over 60 possono già fare la vaccinazione con AstraZeneca dal loro medico di base, mentre per quella con Pfizer/BioNTech e Moderna devono prenotare attraverso il centro vaccinale della città.  

In Germania al momento sono completamente vaccinati 7,1 milioni di persone, pari all’8,6% della popolazione, mentre il 30% ha ricevuto almeno una dose. 

In Italia, dopo l’annuncio sulla rivalutazione in corso per la somministrazione anche agli under 60 del vaccino AstraZeneca, non sono da escludere novità già nelle prossime ore. “Secondo me il vaccino AstraZeneca si potrebbe fare anche agli under 60 e non è detto che nei prossimi giorni non ci siano novità in questo senso”, ha annunciato oggi il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ospite di ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1. 

Ma cosa dice il ‘bugiardino’? Mentre è ancora valida in Italia la raccomandazione Aifa – ma non l’obbligo – di somministrazione agli over 60, il foglio illustrativo è stato aggiornato dopo i casi di trombosi rare avvenuti in Europa. Nel foglio presente sul sito Aifa (qui il Pfd), che come limite d’età minimo per la somministrazione segnala i 18 anni, al paragrafo ‘Disturbi del sangue’ si legge: “Coaguli di sangue molto rari, spesso in siti insoliti (ad es. cervello, intestino, fegato, milza), in associazione a bassi livelli di piastrine nel sangue, in alcuni casi accompagnati da sanguinamento, sono stati osservati dopo la vaccinazione con Vaxzevria. Questa condizione includeva casi gravi con coaguli di sangue in siti diversi o insoliti come pure coagulazione o sanguinamento eccessivi in tutto il corpo. La maggior parte di questi casi si è verificata nei primi quattordici giorni successivi alla vaccinazione e si è verificata principalmente in donne sotto i 60 anni di età. In alcuni casi questa condizione ha provocato morte”. 

Nel paragrafo dedicato ai ‘Possibili effetti indesiderati’ si legge ancora: “Come tutti i medicinali, questo vaccino può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Se nota la comparsa di qualsiasi effetto indesiderato non menzionato in questo foglio illustrativo, informi il medico, il farmacista o l’infermiere. Richieda assistenza medica urgente se si manifestano sintomi di grave reazione allergica. Tali reazioni possono includere una combinazione di uno qualsiasi dei seguenti sintomi: 

– sensazione di svenimento o stordimento 

– cambiamenti nel battito cardiaco 

– fiato corto 

– respiro sibilante 

– gonfiore delle labbra, del viso o della gola 

– orticaria o eruzione cutanea 

– nausea o vomito 

– mal di stomaco. 

Con Vaxzevria possono verificarsi i seguenti effetti indesiderati: 

Molto comuni (possono interessare più di 1 persona su 10) 

– dolorabilità, dolore, calore, prurito o lividi nel punto in cui viene praticata l’iniezione 

– sensazione di stanchezza (affaticamento) o sensazione di malessere generale 

– brividi o sensazione di febbre 

– mal di testa 

– sensazione di malessere (nausea) 

– dolore alle articolazioni o dolore muscolare 

Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10) 

– gonfiore o arrossamento nel punto in cui viene praticata l’iniezione 

– febbre (>38 °C) 

– malessere (vomito) o diarrea 

– bassi livelli di piastrine nel sangue 

Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100) 

– sonnolenza o sensazione di vertigini 

– diminuzione dell’appetito 

– ingrossamento dei linfonodi 

– sudorazione eccessiva, prurito o eruzione cutanea 

Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000) 

– coaguli di sangue spesso in siti insoliti (ad es. cervello, intestino, fegato, milza), associati a bassi livelli di piastrine nel sangue”. 

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