Coronavirus, esperti: “Serve subito banca del plasma da iperimmuni”  

“E’ necessario investire ora per creare una banca del plasma da iperimmuni per prepararsi ad una eventuale seconda ondata e perché i potenziali donatori iniziano a scarseggiare”. E’ l’appello lanciato dagli esperti ascoltati oggi in audizione davanti alla Commissione Affari sociali della Camera sulla sperimentazione in atto per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19 con il plasma e sulle altre sperimentazioni in corso.  

“Raccogliere il plasma di iperimmuni in questo momento ha un senso perché iniziano a scarseggiare i pazienti-donatori”, ha evidenziato Pier Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene e Medicina preventiva presso l’Università di Pisa. Secondo Anna Falanga, direttore dell’Unità di Immunoematologia e Medicina trasfusionale dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo, “intensificando la raccolta in questi pochi mesi, si potrebbe ottenere una banca del plasma. Soprattutto in quelle zone dove ci sono molti asintomatici, che come si è scoperto hanno alti livelli di anticorpi circolanti – ha precisato Falanga – Per procedere con questo lavoro i centri di raccolta, che già lavorano bene nel nostro Paese, devono essere potenziati”.  

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