Sala: “Aprire parchi e controllare? Non siamo in ‘Minority Report'” 

“Conte ha detto tante cose ieri sera, ha detto che è necessario tornare a lavorare. Il tornare a lavoro non è privo di rischio, è necessario tornare a lavorare perché altrimenti non ce la si fa. La nostra manifattura è soprattutto una manifattura da export, ce ne siamo vantati per molto tempo e se le nostre aziende non sono in grado di reggere la concorrenza internazionale falliranno e si perderanno posti di lavoro”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante il consueto videomessaggio su Facebook per fare il punto sul coronavirus.  

“Tornare a lavorare non è privo di rischi – ha sottolineato Sala – e le aziende che aprono devono far rispettare i protocolli e chi come noi gestisce i servizi deve lavorare al meglio” per farli rispettare. Poi, parlando della mole di informazioni legate al coronavirus, il primo cittadino ha aggiunto: “Questa pandemia ci ha consegnato una notevole infodemia, una massa incredibile di informazioni a volte disorientanti. Vedo che le persone più fragili diventano sempre più ansiose”.  

“Anche io – ha sottolineato Sala – porto in me queste incertezze ma diciamo che oggi un paio di certezze dovremmo averle. Queste pandemia sacrifica soprattutto gli anziani e non tocca i bambini. Inoltre, sta ai nostri comportamenti individuali venirne fuori bene, dal distanziamento sociale alle mascherine. Dipende da noi”. 

“A me rimangono dubbi su quanto detto ieri da Conte. Ad esempio, come aiuteremo le famiglie nelle quali i genitori potranno tornare a lavorare e ci sono bambini piccoli?”, continua il sindaco. “A Milano – ha spiegato Sala – ci sono 120mila nuclei famigliari con bimbi fino a 14 anni e non è chiaro come li aiuteremo”. Il secondo dubbio riguarda le mascherine. “Non si è chiarito come verranno distribuite e con che modalità e dove dovranno essere obbligatorie” ha fatto notare il sindaco di Milano. Quanto alle riaperture dei parchi, questo punto “ha fatto arrabbiare noi sindaci – ha sottolineato Sala -. Ci dicono apriteli e poi controllate che non ci sia assembramento. Non siamo nel film di Spielberg ‘Minority Report’ in cui prevedi prima i crimini. Non è per niente semplice”.  

Infine, l’ultimo elemento sul quale Sala esprime dubbi è l’app Immuni: “E’ stata una delusione per me che ieri non si sia chiarito nulla su Immuni – ha detto il sindaco -. Ne parlavo l’altra sera con il sindaco di Seul, lì è stata fondamentale. Noi non siamo l’ultimo Paese del mondo, è da troppo tempo che si parla dell’app e ancora non si sa nulla”.  

 

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