Pensioni: Fornero, ‘Salvini fa barricate? quota 100 solo favore elettorale’ 

Salvini promette le barricate contro la legge Fornero? “Poteva prendersi la responsabilità di cancellarla quando era al governo perché Quota 100 è stata prevista da Salvini stesso solo per un triennio che non vuol dire cancellare la legge come lui invece ha tante volte dichiarato di fronte agli elettori o di fronte a persone di cui voleva guadagnarsi la fiducia. Quota 100 è solo una promessa per ottenere un consenso di breve periodo”. Così l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero commenta con l’Adnkronos le critiche che il leader della Lega, Matteo Salvini, riserva alla riforma Fornero dopo che il governo ha ribadito l’intenzione di non prorogare Quota 100 oltre il triennio di sperimentazione. 

“Quota 100 è un favore per alcuni ma anche un inganno perché molto diversa da quanto era stato annunciato. Non aiuta le persone più disagiate e soprattutto discrimina le donne che hanno potuto vedere quota 100 solo con il cannocchiale”, aggiunge Fornero condividendo invece l’idea del premier, Giuseppe Conte, di guardare con maggior attenzione all’Ape social che invece va incontro ai bisogni dei lavoratori disagiati.  

Il governo, infatti, prosegue Fornero “dovrebbe attivarsi per riprendere un percorso che era già iniziato: l’ape social veniva esattamente incontro a quello che ieri il presidente del consiglio ha chiamato un disagio sociale. E il disagio non riguarda esattamente il percettore di pensione con quota 100 ma quelli che hanno perso il lavoro, che faticano a trovarne un altro. Lì allora è giusto intervenire con una valutazione come l’ape sociale ha fatto in questi anni magari allargando l’ingresso ai lavori usuranti o gravosi. Oppure prendere misure che vadano nella direzione di aiutare le persone maggiormente in difficoltà”, dice ancora. 

Tutto l’esatto contrario di quanto ha fatto Quota 100, “una politica miope che non aiutava le persone disagiate ma solo chi un lavoro ce l’aveva già, peraltro abbastanza continuativo, e certo non anziano”, prosegue Fornero che ribadisce come l’intervento sponsorizzato dalla Lega non abbia beneficiato le donne alle quali “è stato invece lasciata solo Opzione donna che dai calcoli è molto punitiva mentre Quota 100 per gli uomini non lo è per niente.Si è trattato dunque, ribadisco, solo di un favore per guadagnare consenso elettorale”, conclude. 

Sulla querelle sul decreto che ha aumentato l’appannaggio del presidente Inps, Pasquale Tridico, Fornero spiega che “il vero scandalo è l’ipocrisia dei politici, di un ex ministro del Lavoro che dice io non so niente dopo che in realtà ha firmato ed avviato l’iter, l’ipocrisia di chi ha assunto un provvedimento e poi se ne lava le mani nel momento in cui questo genera scandalo”.  

“60mila euro lordi per fare il presidente dell’Inps sono oggettivamente pochi, la responsabilità è tanta anche se questo non toglie che si possa discutere della qualità del lavoro…Ma resta che sono stati i politici ad averlo deciso non Tridico, quindi si prendano le loro responsabilità”, prosegue ribadendo le critiche. 

“Il ministro del Lavoro perciò lo sapeva ma sperava che venisse camuffato dentro il cambio di governance Inps e sperando che la gente non se ne accorgesse. E’ qui l’ipocrisia di qualcuno che predica sempre bene quando parla agli elettori poi magari razzola male e non è la prima volta…. moralisti sulle pubbliche piazze …poi praticano tutt’altre virtù in privato”, conclude. 

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