Covid, variante Omicron e importanza quarta dose: Burioni fa chiarezza

(Adnkronos) –
Quarta dose del vaccino anti-covid aggiornato alla variante Omicron: il professor Roberto Burioni fa chiarezza. Ospite di ‘Che tempo che fa’ su Rai3 spiega come stanno le cose facendo una sorte di lezione. “Questa sera parliamo dei nuovi vaccini, quelli aggiornati alla variante Omicron. Siccome la quarta dose è molto importante, facciamo chiarezza spiegando come stanno le cose”, dice sottolineando: “Il vecchio vaccino è stato disegnato nel gennaio 2020, sulla base del virus che stava circolando da poche settimane in Cina”. In Europa, spiega il virologo, quella variante non è mai arrivata, ne sono arrivate altre fino a quando “alla fine del 2021 il virus ha avuto un cambiamento drastico che ha portato all’apparizione della variante Omicron, per fortuna meno patogena ma capace di infettare i vaccinati e contagiosissima”. 

Con i suoi diversi numeri, Omicron è diventata “l’unica forma in cui questo virus esiste. Questo per far capire che il virus contro il quale il vaccino è stato sviluppato nel 2020 è un virus che non esiste più”. “Con la variante Omicron il vecchio vaccino ha perso in gran parte l’efficacia contro le infezioni mantenendo però la capacità di difendere soprattutto i più deboli dalla malattia grave e dalla morte”.  

“Il vaccino però ha mostrato un lato debole: la protezione che offre non è di lunga durata. E sono necessari dei richiami. Non era possibile prevederlo”, ha sottolineato l’esperto. “Grazie al vaccino più di 20 milioni di persone sono ancora vive “, ha ricordato. “Tuttavia vista la necessità di una quarta dose”, il vaccino è stato aggiornato, “per questo motivo sono stati messi a punto dei vaccini bivalenti” che vuol dire che contengono in realtà due vaccini, “quello vecchio del 2020 e quello nuovo aggiornato alla variante Omicron”.  

“Questi vaccini sono attualmente somministrati in Italia e funzionano – ha affermato ancora Burioni – sono stati studiati gli anticorpi nel sangue, la funzione protettiva contro la malattia lieve e la protezione contro la malattia grave entrambe maggiori. Quanto durerà la protezione non lo sappiamo, ma meglio prendersi questo intanto”. “In conclusione quando andate a fare la quarta dose, andate tranquilli”, ha concluso.  

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