“Le evidenze sono limitate, ma i soggetti con Covid-19 sono contagiosi dal giorno prima della comparsa dei sintomi e lo restano per tutto il periodo sintomatico. E per questo c’è il periodo di isolamento di 14 giorni, anche se ci sono persone che possono trasmettere per un periodo più lungo. Ma tre settimane mi sembra un periodo molto ampio”. Lo ha detto Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore sanità, commentando a SkyTg24 un recente studio su ‘The Lancet’ secondo il quale la mediana dell’eliminazione virale sia di 21 giorni e non di 14 giorni.
“Poi ci sono gli asintomatici, che probabilmente trasmettono in misura minore”, e questo anche perché non hanno quei sintomi, come la tosse, attraverso i quali il virus si diffonde”.
Ci sono studi che dimostrano che è “asintomatico dal 18% al 30% dei soggetti infettati” da Covid-19, ha aggiunto l’esperto sottolineando: “E questa è anche una buona notizia perché è gente che addirittura non si ammala o ammala lievemente. Il che farebbe abbassare quello che noi chiamiamo tasso di letalità”.
Rezza torna poi sulla questione dei tamponi agli asintomatici: “Se si fanno tamponi a soggetti con sintomi più lievi o senza sintomi, la proporzione di coloro che sviluppano sintomi gravi tende a diminuire, ma non è sempre fattibile fare tantissimi tamponi. A prescindere dall’approccio, è chiaro che facendo più tamponi si abbassa anche la percentuale di casi gravi e letalità”, ha concluso.