“Se riusciamo a capire di più di questa polmonite, che non è come le altre polmoniti interstiziali che siamo abituati a vedere in altre condizioni come il trapianto o l’Aids, allora la cura la troveremo e forse sarà una cura con qualcosa che abbiamo già. Probabilmente ce l’abbiamo già”. Lo ha detto il direttore dell’Istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, a Skytg24.
“Nell’ultima settimana – si dice convinto Remuzzi – abbiamo fatto dei progressi enormi nel capire” questa malattia. “Adesso sappiamo cosa succede e sono molto ottimista che nel giro di pochissimo riusciremo a trovare una cura per i malati più gravi, in modo da evitare la necessità di ventilazione meccanica, di ricovero in terapia intensiva o di intubazione. Ma dobbiamo essere preparati, finché questi dati non sono solidi e la cura non è provato che funziona, ad avere abbastanza presidi per tutti quelli che ne hanno bisogno”.