Ci si riammala di Covid? Galli: “Due casi al mondo” 

“Molti mi chiedono se è possibile riammalarsi di Covid-19”. Ebbene, sono “solo due i casi provati al mondo, in cui la seconda infezione è stata però mite o asintomatica. In entrambi i casi il ceppo virale era tanto diverso dal precedente da escludere un’infezione unica persistente nel tempo”. Lo chiarisce su Twitter l’infettivologo Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano e docente all’università Statale del capoluogo lombardo. “I dati dello studio Solidarity dicono che Remdesivir non riduce significativamente il rischio di morte nei pazienti con #covid_19 – twitta l’infettivologo -. Che l’efficacia di Remdesivir non fosse paragonabile a quella di un antibiotico in una polmonite batterica era già chiaro”. “Solidarity è uno studio open label, in cui tutti e quattro i bracci sono falliti. ACTT-1 del NIH Americano è invece uno studio randomizzato controllato con placebo e ha dimostrato che Remdesivir è superiore rispetto al placebo rendere più rapido il recupero clinico”. “La mortalità a 15 giorni nei pazienti con #Covid_19, trattati con Remdesivir nello studio ACTT-1 era del 6,7%, contro l’11,9 di quelli in placebo, una differenza che delinea un trend favorevole – twitta -, ma non raggiunge la significatività statistica”. 

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