Con 47 anni d’esperienza, il Dott. Cioccetti racconta l’evoluzione dell’oftalmologia, il ruolo di Visufarma e l’importanza di innovazione e formazione nel settore farmaceutico.
1) Dott. Cioccetti, con 47 anni di esperienza nella farmaceutica, molti dei quali maturati nell’ambito dell’oftalmologia, ha avuto modo di osservare da vicino l’evoluzione di questo settore. Quali sono stati, secondo lei, i principali cambiamenti nelle dinamiche dell’oftalmologia nel corso del tempo?
Anni fa erano presenti diverse grandissime aziende multinazionali, come Merck e Pfizer, che però più recentemente hanno modificato il loro focus strategico, concentrandosi su aree terapeutiche con un bacino di pazienti più ampio, come per esempio la cardiologia e l’oncologia. Questo cambiamento ha lasciato spazio a realtà di medie dimensioni, che hanno avuto l’opportunità di emergere e svilupparsi in oftalmologia.
Un secondo fenomeno rilevante è stata la progressiva internazionalizzazione delle aziende attive inizialmente solo a livello nazionale. È il caso di Visufarma che, a partire dal 2016, ha iniziato a commercializzare direttamente i propri prodotti in mercati Europei molto importanti come Spagna, Germania, Regno Unito e Francia e indirettamente, tramite accordi di distribuzione, anche in altri paesi fuori dell’Europa.
2) Quindi Dott. Cioccetti, l’uscita delle grandi multinazionali dal settore oftalmico ha comportato come conseguenza negativa anche una riduzione dell’attività di Ricerca e Sviluppo e quindi minore innovazione?
Assolutamente no. Al contrario, proprio le aziende come Visufarma hanno colmato questo vuoto, non solo internazionalizzando i propri prodotti, ma investendo fortemente in Ricerca e Sviluppo. In questo modo, si sono di fatto sostituite agli investimenti che in passato provenivano dalle multinazionali, mantenendo viva l’innovazione nel settore.
Di particolare aiuto per VISUfarma è stata ed è CROlife una “Contract Research Organization” che si sta sempre più affermando come un partner affidabile e di grande qualità per l’Industria Farmaceutica sia nel campo delle specialità medicinali che dei dispositivi medici.
CROlife ha cominciato ad operare nel 2022 con una serie di professionalità molto qualificate ed un’organizzazione molto articolata che porta avanti in “outsourcing” tutte le attività di ricerca clinica di VISUfarma sia a livello nazionale che internazionale.
3) Qual è stata, fino ad oggi, l’attività di Visufarma in termini di soluzioni per la cura dei pazienti con disturbi visivi?
Dal 2016, quindi in dieci anni, Visufarma ha investito in modo significativo in Ricerca e Sviluppo, arrivando a sviluppare e commercializzare 22 nuovi prodotti. Questi prodotti includono soluzioni per patologie oftalmiche diffuse, come il glaucoma e l’occhio secco, ma anche trattamenti farmacologici mirati a contribuire al successo di interventi chirurgici “di routine” come la cataratta.
4) In che modo Visufarma promuove i propri prodotti e si assicura che vengano utilizzati correttamente dagli specialisti in oftalmologia?
Abbiamo costruito nel tempo una rete di informatori scientifici altamente specializzati e molto competenti. Li formiamo costantemente attraverso corsi di aggiornamento affinché possano sempre rappresentare degli interlocutori qualificati nei contatti con gli specialisti.
In Italia, ad esempio, raggiungiamo regolarmente tutti i 7.000 medici oculisti, organizzando seminari, congressi e sostenendo la formazione continua in medicina. Questo approccio ci consente non solo di far conoscere i nostri prodotti, ma anche di garantire il loro corretto utilizzo nella pratica clinica quotidiana.