Omicron 2, variante più buona? “Mortale come altre nei non vaccinati”

(Adnkronos) – Omicron 2 più contagiosa, ma più buona? Non per tutti. Omicron BA.2″, sottovariante di Sars-CoV-2 oggi dominante nel mondo, “è mortale quanto le varianti precedenti quando le infezioni si verificano negli anziani non vaccinati”. Lo sottolinea il cardiologo e scienziato americano Eric Topol, direttore e fondatore dello Scripps Research Translational Institute, docente di Medicina molecolare, sulla base di uno studio condotto a Hong Kong e pubblicato sulla piattaforma pre-print ‘MedRxiv’.  

Per analizzare gli effetti di Omicron 2, Hong Kong rappresenta un osservatorio speciale. Una sorta di laboratorio a cielo aperto, considerando che il territorio autonomo del Sudest della Cina ha registrato “nei primi 2 anni di pandemia” appena “12.631 casi confermati di Covid-19 con 213 morti”, ricordano gli autori del lavoro, un team dell’università di Hong Kong. Il vero ‘tsunami’ l’isola non lo ha vissuto come la maggior parte del pianeta nei primi mesi del 2020, bensì all’inizio del 2022, quando “un’ondata importante sostenuta principalmente da Omicron BA.2.2 – riportano i ricercatori – ha causato oltre 1,1 milioni di infezioni da Sars-CoV-2 con più di 7.900 decessi”. Su Facebook Topol evidenzia dunque quanto sia preziosa “l’esperienza di Hong Kong con BA.2”, riguardando appunto “una popolazione con una precedente esposizione bassa” al virus. 

Ebbene, “i nostri dati – spiegano gli scienziati – hanno indicato” per Omicron 2, rispetto ad altre varianti del coronavirus pandemico, valori “più brevi” per 3 parametri: “Il periodo di incubazione; l’intervallo seriale”, ossia il tempo che passa tra i sintomi di un infettato e quelli di una persona che questo infettato contagia, e “il tempo di generazione delle infezioni”, cioè il periodo che intercorre tra il contagio di un infettore primario e quello dei casi che da lui derivano. “Tuttavia, i pazienti infettati da Omicron BA.2.2 senza essere stati sottoposti a un ciclo primario completo di vaccinazione” anti-Covid, aggiungono gli autori, “sembravano avere un rischio di mortalità simile a quelli infettati nelle ondate precedenti con il ceppo ancestrale” di Sars-CoV-2. 

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