“Questo provvedimento, il dl Semplificazioni, rappresenta anche la base del ‘Recovery Plan’, la base del nostro rilancio”. Lo assicura il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, aggiungendo: ”Avremo degli appalti più semplici e veloci, ci sarà l’affidamento diretto”, ha detto Conte, che ha parlato del via libera a una lista di “130 opere strategiche”.
“Agli stati generali dell’economia è arrivato un appello corale a ridurre le burocrazie e far correre il Paese. Noi siamo sempre convinti di questa priorità e l’abbiamo realizzata con un decreto che semplifica, velocizza, digitalizza, sblocca una volta per tutte i cantieri e gli appalti. Questo decreto è il trampolino di lancio di cui l’Italia ha bisogno”, per uscire dall’emergenza “è necessario, per renderlo più agile e competitivo”, ha continuato il premier. Poi l’annuncio: “Questo pomeriggio inizierò un tour nelle capitali europee per elaborare la strategia finale in vista del Consiglio europeo”.
”Non vogliamo abusi, non introduciamo condoni. Vogliamo solo valutazioni ambientali più semplici e veloci. Non è pensabile che occorrano 10 anni per la Pedemontana”, ha sottolineato, continuando: “D’ora in poi opere e cantieri non si bloccheranno più, si deciderà con una sentenza breve e la tutela sarà limitata” al “solo risarcimento danni”. Le “stazioni appaltanti – ha spiegato ancora Conte – avranno l’obbligo di precedere anche in presenza di contenzioso, oggi in presenza di un contenzioso anche minimo si bloccano: non accadrà più, salvo che non vi sia un provvedimento del giudice che espressamente blocca la stazione appaltante”. “Avremo anche un collegio dei tecnici per prevenire liti e risolvere dispute tecniche”, precisa il premier. “Diamo poteri regolatori a tutte le stazioni appaltanti. Non serve necessariamente un commissario per procedere velocemente, ma prevediamo che in casi complessi sia possibile nominare commissari sulla scia di Expo e del ponte di Genova”, ha sottolineato ancora Conte.
“Oggi il rapporto con la Pa è vissuta dai cittadini come un percorso a ostacoli, una strada tortuosa in cui finiscono per impantanarsi anche i progetti migliori”, compresi quelli “dei giovani che vogliono lanciare start up e si ritrovano impantanati. Vogliamo migliorare tutto questo, lo facciamo con questo dl che offre una strada a percorrenza veloce. Alziamo il limite di velocità dell’Italia che deve correre, ma al contempo rafforziamo i presidi di legalità, gli autovelox”, ha spiegato. Capitolo “richieste e autorizzazioni. Stop alle attese infinite, le PA devono rispondere per tempo, entro i termini previsti” ed “esporre tutte le ragioni per il non accoglimento delle richieste dei cittadini”. Le “amministrazioni avranno 60 giorni per dare risposte”, puntualizza ancora Conte, che aggiunge: “Da ora in poi la PA deve pubblicare i tempi effettivi di durata delle pratiche, devono essere compatibili con i tempi previsti da legge. Ogni cittadino deve sapere se i tempi vengono sforati o rispettati”.
Disco verde del Cdm al decreto ‘salvo intese’ arrivato dopo una riunione fiume
”Avremo un Paese tutto a portata di click… Tutto sarà più semplice. Avremo meno scartoffie e un internet più veloce e a portata di tutti”, ha assicurato ancora il premier.
Con la riforma dell’abuso di ufficio contenuta nel dl semplificazioni, spiega il presidente del Consiglio, “andiamo a colpire chi non fa, e non più il dirigente che si assume la responsabilità di firmare per sbloccare un’opera”. Su questo, “c’è stata larghissima convergenza nelle giornate ‘progettiamo il rilancio’, interveniamo per modificare e circoscriverne la portata ma non lo aboliamo affatto”.
“Prevediamo – precisa ancora – una violazione di specifiche regole di condotta perché possa scattare la fattispecie criminosa e non più per principi generali”.
“A breve – ha detto ancora – annunceremo un grande progetto in materia di banda larga, perché è stato anche quello al centro delle riflessioni a Villa Doria Pamphilij”’.