Una forma di terapia propedeutica e al contempo poco conosciuta. La musicoterapia viene utilizzata in contesti diversi ed è utile nel trattamento di diverse patologie, ecco che cos’è.
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Cos’è la musicoterapia
La musicoterapia è una forma di terapia che utilizza la musica come mezzo per aiutare i pazienti a raggiungere il benessere emotivo e fisico. La disciplina ha radici antiche in diverse culture, ma è stata formalizzata nel ventesimo secolo, in seguito allo studio dell’effetto della musica sulla salute mentale e fisica delle persone.
Durante le sedute il musicoterapista crea un ambiente sonoro confortevole nel quale il paziente può esprimere le proprie emozioni attraverso la musica. Ci sono diverse tecniche, come quelle attive, che prevedono la creazione di musica da parte del paziente, e quelle passive, basate sull’ascolto di musica.
È molto importante che il terapista crei un ambiente positivo in cui il paziente si senta a proprio agio, così da potersi liberare completamente e rendere più efficace la terapia.
Per quali patologie è utile
La musicoterapia viene utilizzata per trattare diverse patologie, tra cui disturbi d’ansia e depressione, stress, malattie neurologiche, disturbi psicosomatici e disturbi del comportamento alimentare. Ma non solo, riesce ad apportare miglioramenti soddisfacenti su pazienti con deficit cognitivi, anche gravi, e persone affette da autismo.
Possono esserci diversi effetti benefici sul paziente: la musica può agire positivamente sul sistema nervoso, stimolare la produzione di neurotrasmettitori come dopamina, serotonina ed endorfine, ridurre lo stress e l’ansia, migliorare la qualità del sonno, ridurre il dolore, stimolare la cognizione e la comunicazione.
Infine, la musicoterapia può essere utile anche per lo sviluppo dei bambini, stimolandoli nella creatività, l’autostima e le abilità sociali. Sperimentare una seduta di musicoterapia può essere un’esperienza piacevole e rilassante, e un’occasione per esprimere liberamente le proprie emozioni.
Altri ambiti in cui viene utilizzata
La musicoterapia è stata utilizzata anche in campo riabilitativo, ad esempio per aiutare i pazienti a superare l’ictus o lesioni cerebrali. Studi recenti hanno dimostrato che l’utilizzo di musicoterapia in combinazione con la terapia standard può migliorare i risultati della riabilitazione.
La musica può infatti stimolare la neuroplasticità, cioè la capacità del cervello di modificarsi e adattarsi dopo lesioni o patologie. Inoltre, può motivare i pazienti a perseverare nella riabilitazione, grazie alla sensazione di successo che spesso deriva dalla creazione di musica.
La musicoterapia può essere utilizzata anche in contesti non clinici, come ad esempio per il benessere psicologico del personale operante in contesti di lavoro stressanti, come i professionisti della salute e della sicurezza pubblica. In alcune aziende si sta già sperimentando con ottimi risultati.
La musica può aiutare a ridurre lo stress, migliorare il benessere emotivo e la resilienza al trauma. Inoltre, può essere utilizzata come strumento di team building, attraverso attività di creazione musicale collettiva che favoriscono la costruzione di relazioni e la comunicazione interpersonale.
Non si deve dunque sottovalutare questa forma di terapia, poco conosciuta ma che contiene in sé grandi potenzialità. Attraverso la musica le persone sono in grado di trovare giovamento e di ridurre le problematiche derivanti dalla loro patologia.
In Italia esistono molti centri che utilizzano la musicoterapia e la speranza è che questi crescano sempre di più, sia nei numeri che nella loro qualità.
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