Coronavirus, “tempo raddoppio casi sembra rallentare”  

“Ci sono notizie che non definirei buone, ma che vanno guardate con attenzione: mentre il tempo per il raddoppio dei casi prima era di due giorni, oggi in alcune aree del Nord è di quattro e in Lombardia è tre, almeno secondo uno studio reso noto nei giorni scorsi. Inoltre, fino a ieri, osservando” l’aumento “di nuovi casi giorno dopo giorno, siamo sotto al 20% e questo elemento, che è certamente molto timido, potrebbe indurci a ritenere che non dico siamo vicini al picco, ma che la situazione è meno peggiore di quanto fosse all’inizio, quando si registrava il 40-60% in più” ogni giorno. A sottolinearlo Roberto Cauda, direttore Uoc Malattie infettive Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma, ospite a ‘Tutta Salute’ su Rai 3. 

“Il picco – spiega – è l’obiettivo perché, una volta raggiunto, osserveremo giorno dopo giorno una progressiva riduzione. Ora osserviamo tutti i giorni un aumento esponenziale di casi soprattutto in Lombardia, ma non solo. Noi stiamo seguendo un po’ la Cina, che ci fa un po’ da guida. Loro hanno raggiunto ormai da settimane il picco, ma non hanno allentato le misure, perché questo virus è subdolo e se allentiamo le misure riparte. E se gli altri Paesi non fanno lo stesso si rischiano anche casi di ritorno”.  

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