Il Tar Marche, con decreto urgente del suo Presidente, ha sospeso in via cautelare l’ordinanza con la quale la Regione Marche aveva disposto la chiusura di scuole, musei, e inibito tutte le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura sino alle ore 24,00 del 4 marzo 2020 al fine di contrastare la diffusione del coronavirus. Nel decreto presidenziale si dà rilievo alla circostanza che non sussistevano, al momento di emissione dell’ordinanza regionale, casi accertati di contagio nelle Marche, ma solo rischi relativi alla prossimità del territorio marchigiano con la regione Emilia Romagna in cui erano stati rilevati casi confermati di contagio da Covid- 19.
Ma in virtù di una nuova ordinanza firmata dal presidente Ceriscioli dalle 24 di oggi alle 24 di sabato 29 febbraio le scuole nelle Marche rimarranno chiuse. Lo ha comunicato lo stesso presidente, nel corso di una riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza convocato presso la Prefettura di Pesaro. ”Faremo una nuova ordinanza, come la precedente ma più breve nei tempi di validità, con nuove motivazioni perché nell’altra non potevamo mettere i casi positivi che, al momento dell’emanazione, non erano stati ancora identificati – scrive Ceriscioli in una nota – Parliamo di sei casi positivi nella provincia di Pesaro e Urbino, un centinaio in osservazione. Quindi un’accresciuta situazione in termini di complessità, che vogliamo affrontare con decisione e senso di responsabilità”. Il presidente ha anche detto di non aver ricevuto garanzie dal Governo che non venga impugnata la nuova ordinanza. ”Quindi ho preferito indicare un periodo di chiusura breve, compatibile con il buon senso e con uno spirito di risposta adeguati alla situazione in corso. – conclude – Credo che rinunciare a una settimana di scuola valga la pena, quando in gioco c’è la sicurezza e l’incolumità pubblica”.