“Siamo preoccupati per il fatto che in alcuni Paesi il livello di impegno politico e le azioni che dimostrano tale impegno non corrispondono al livello della minaccia che tutti affrontiamo. Se adottiamo l’approccio secondo cui non possiamo fare nulla, tutto questo diventerà rapidamente una profezia che si auto-avvera”. Lo ha affermato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra sul coronavirus facendo il punto sull’emergenza.
“E’ una malattia seria, anche se non mortale per tutti può comunque uccidere”, ha ricordato Ghebreyesus. “Chiediamo a tutti i Paesi di agire con rapidità, ampiezza e determinazione chiara. Anche se continuiamo a vedere la maggior parte dei casi in una manciata di paesi, siamo profondamente preoccupati per il numero crescente di paesi che segnalano casi”.
L’Oms ricorda che “ci sono attualmente 95.265 casi segnalati di Covid-19 a livello globale e 3.281 decessi. Nelle ultime 24 ore, la Cina ha riportato 143 casi. La maggior parte dei casi continua a essere segnalata dalla provincia di Hubei e 8 province non hanno segnalato casi negli ultimi 14 giorni”. “Al di fuori della Cina, 2.055 casi Covid-19 sono stati segnalati in 33 paesi. Circa l’80% di questi casi continua a provenire da soli tre paesi. Sebbene alcuni paesi stiano segnalando un gran numero di casi, 115 paesi non ne hanno segnalato nessuno e 21 paesi solo un caso. Cinque sono i Paesi con casi registrati in precedenza ma che non hanno segnalato nuovi casi negli ultimi 14 giorni”. Infine, “vediamo segnali incoraggianti da parte della Corea del Sud: il numero di casi segnalati sembra in calo e vengono identificati principalmente da cluster noti”.
“Venti o persino trenta province cinesi hanno abbassato il loro livello di allerta. Undici hanno ora il livello di rischio più basso, quello verde. Lo scorso 25 gennaio tutte le province avevano un rischio rosso, il più alto”, ha affermato Michael Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Oms, aggiungendo: “Oggi si sono registrati solo 4 casi confermati fuori dalla provincia di Hubei. Questo sta succedendo al momento nel mondo reale, cosa che va confrontata poi con tutte le previsioni possibili”.
“Abbiamo rilevato una debole positività in un solo cane a Hong Kong, il cane è anziano, sta bene e non ha sintomi”, ha evidenziato dal canto suo Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’unità malattie emergenti dell’Oms nel corso della conferenza stampa odierna da Ginevra. “Stiamo lavorando con i colleghi di Hong Kong e altri partner per studiare gli animali che si trovano in casa di persone risultate positive al Covid-19, solo un animale è risultato positivo e sta bene. Per quanto riguarda la trasmissione non pensiamo che gli animali siano un vettore, né che l’uomo lo sia per loro, ma ci voglio altri studi per approfondire”. “Gli animali non sono un serbatoio, semmai sono vittime. Succede spesso con le malattie emergenti e dobbiamo stabilire chiaramente ogni aspetto”, ha aggiunto Michael Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Oms.