“In considerazione del rischio di diffusione del contagio” da Covid-19, “chiediamo la disponibilità, in tutte le province, dell’effettuazione di tampone per i Map (medici di assistenza primaria) e Mca (medici di continuità assistenziale) che segnalino contatti diretti non protetti con pazienti affetti da malattia da coronavirus”. Lo chiede Paola Pedrini, segretario della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) della Lombardia, in una lettera indirizzata al governatore della Regione Attilio Fontana, all’assessore al Welfare Giulio Gallera, e al direttore generale Welfare Luigi Cajazzo.
“Tale disponibilità – sottolinea – potrà anche servire a graduare le misure di quarantena, in coerenza con le attuali indicazioni per gli operatori sanitari, evitando una prossima drammatica carenza di risorse umane”.
“Ogni giorno aumenta il numero di medici di assistenza primaria (Map) e di continuità assistenziale (Mca) affetti da Covid-19 o addirittura ricoverati in terapia intensiva. In assenza di dispositivi di protezione individuale (Dpi), i medici di medicina generale rischiano di diventare importanti soggetti di diffusione dell’infezione” da nuovo coronavirus, aggiunge Pedrini.
“Il numero di pazienti affetti da Covid-19 sintomatici, ma non ricoverati è in aumento – segnala Pedrini – e la medicina generale se ne sta facendo carico come può. Sono a chiedervi un ulteriore sollecito nella distribuzione dei Dpi ai medici del territorio, che al momento è stata solo parziale e comunque con numeri inadeguati alla mole di lavoro che si sta presentando”.