di Giselda Curzi
“E tre. Non si finisce più: è la terza quarantena: prima quando mi trovavo a Wuhan, poi al rientro in Italia alla Cecchignola e ora a casa, a Modena. Anche se in realtà non è proprio così perché io mi reco al lavoro, per poi rientrare immediatamente a casa dove mi aspettano, mia moglie e i miei due figli, di 11 e 13 anni, che non escono affatto”. A raccontarlo all’Adnkronos è Michel Talignani, 45enne modenese, site manager di un’azienda del settore ceramico che si trovava a Wuhan al momento dello scoppio dell’epidemia e che una volta rientrato in Italia ha trascorso la quarantena alla Cecchignola per poi tornare a casa a Modena.
“L’azienda è in produzione, stiamo lavorando a ranghi ridotti – continua Talignani – normalmente siamo circa 800 persone in totale a lavorare, ora tutti coloro che possono lavorare da casa lo fanno, come gli amministrativi e altri. Chi sta in fabbrica lavora rigorosamente seguendo tutte le misure di sicurezza del caso: distanza, mascherina, norme igieniche. Ribadisco vengono rigorosamente rispettate tutte”.
“Le misure adottate sono giustissime, ma forse andavano attuate subito – dice Talignani – all’inizio della comparsa dell’epidemia e, sempre forse, a questo punto eravamo in fase discendente. Comunque sono restrizioni dure, difficili, stare chiusi a stretto contatto non è facile, ma sono giuste perché il virus non si espanda ancora di più”.
“La famiglia? A casa. Rigorosamente a casa, non escono. Fortuna abbiamo un giardino dove i due figli e mia moglie possono stare e meno male che sono due e giocano insieme – continua Talignani – Sono bravi, non ci possiamo lamentare. E’ stata attivata anche la didattica a distanza, le insegnanti si sono attivate e studiano, fanno i compiti: l’11enne frequenta la quinta elementare mentre il 13enne quest’anno ha gli esami di terza media: sono certo che andrà tutto bene!”.
“Sono stato contento di sentire che a Wuhan la situazione è decisamente migliorata – conclude Talignani – ora possono uscire e girare anche senza mascherine. Speriamo che presto potremo farlo anche noi”.