“Oggi ho firmato un provvedimento per l’assistenza e la sorveglianza sanitaria dei migranti soccorsi in mare che sono sbarcati nel nostro Paese. Questo provvedimento si è reso necessario dopo che i nostri porti sono stati dichiarati non sicuri per l’emergenza del coronavirus”. Lo ha detto il capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel corso del punto stampa quotidiano.
“Abbiamo individuato il capo Dipartimento delle libertà civili e dell’immigrazione del Ministero dell’Interno per assicurare la sorveglianza sanitaria che dovrà individuare navi o strutture sulla terraferma dove garantire la quarantena per i migranti. Questo meccanismo – ha aggiunto Borrelli – sarà attuato per la prima volta per i 156 migranti che sono sulla nave Alan Kurdi”.
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Distanza e gel per le mani, le misure per le palestre
8 mesi agoFermo restando l’obbligo imposto a tutte le realtà di predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare in materia di prevenzione del coronavirus per la ripresa, ai vertici delle linee guida da adottare per le palestre c’è il programma delle attività “il più possibile pianificato”, ad esempio con prenotazione, e la regolamentazione degli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 gradi e sarà necessario organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro, anche regolamentando l’accesso agli stessi. Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone al fine di garantire la distanza di sicurezza che deve essere di almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).
Tra le linee guida per la riapertura, anche la dotazione di dispenser con prodotti igienizzanti per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita. Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati mentre per tutti gli altri è obbligatoria anche più volte al giorno ad esempio atra un turno di accesso e l’altro così come è necessaria la disinfezione di spogliatoi (compresi gli armadietti) a fine giornata.
E ancora: in ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna, mentre per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, a impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti che non possono essere usati contemporaneamente da più persone.
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Covid, in India superati i 90mila morti
5 mesi agoIn India sono stati superati i 90mila decessi riconducibili al coronavirus. Lo ha detto il ministero della Sanità di Nuova Delhi, spiegando che nelle ultime 24 ore sono 1.085 le persone che hanno perso la vita per complicanze legate all’infezione e aggiornando a 90.020 il totale delle vittime. E’ invece salito a 5.646.010 il totale dei contagi in India, con un aumento di 83.347 casi rispetto al giorno precedente.
Secondo dati del ministero, 4.587.613 persone sono state dimesse dall’ospedale dopo che le loro condizioni di salute sono migliorate. ”Il numero di casi attivi nel Pese è ora di 968.377”, si legge nella nota del ministero. A livello mondiale l’India è il secondo Paese più colpito al mondo dalla pandemia dopo gli Stati Uniti.
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Covid, perché i casi aumentano e l’Rt no?
5 mesi agoPerché l’Rt nazionale non sempre cresce sopra 1 se i casi aumentano, come sta accadendo nelle ultime 5 settimane in Italia? E’ una delle domande frequenti che ricorrono ultimamente rispetto all’indice – ormai diventato quasi ‘familiare’ anche al grande pubblico – che descrive il tasso di contagiosità dopo l’applicazione delle misure di contenimento della malattia. A rispondere è l’Istituto Superiore di Sanità che dedica sul suo sito un approfondimento sul metodo di calcolo dell’Rt.
“Nelle ultime 5 settimane in Italia – si legge nel focus – si è assistito ad un aumento nell’incidenza dei casi di Covid-19 mentre l’Rt calcolato sui casi sintomatici non sempre ha superato il valore medio di 1 nello stesso periodo, tranne nell’ultima settimana. Sebbene possa non essere intuitivo, i due dati – chiarisce l’Iss – non sono in contraddizione ma danno informazioni complementari”. E questo “perché i due indicatori sono calcolati su dati leggermente diversi. Infatti il conteggio dei casi si riferisce al numero complessivo delle persone con infezione confermata da SarS-CoV-2 diagnosticate ciascun giorno sul territorio italiano (per data di diagnosi), mentre l’Rt è calcolato sul sottogruppo dei casi con sintomi non importati e riferito ai tempi in cui questi sintomi si sono sviluppati (per data di inizio sintomi). Quindi – conclude l’Iss – il calcolo dell’Rt è relativo ad una parte della curva e ad un periodo temporale ‘sfalsato’ di circa 1 settimana”.
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