Boccia: “Numero positivi non scende, non abbassare guardia” 

“Dopo tre mesi di chiusura c’è un tentativo di tornare alla normalità, ma i dati dell’ultima settimana hanno registrato un leggero aumento di positivi. Parliamo di poche unità, ma questo significa che andiamo avanti e il numero non scende”. Lo dice il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, parlando dell’emergenza Coronavirus a Omnibus su La7.  

“Il virus non è scomparso, non ci sarà più quando il ministro della Salute ci dirà che è sconfitto e ancora non siamo in quella condizione. Oggi è sotto controllo grazie al sacrificio degli italiani e al lockdown, ma non è scomparso. Le mascherine non sono un gadget ma vanno usate sempre, soprattutto quando si parla a distanza ravvicinata, e gli assembramenti sono uno schiaffo e una mancanza di rispetto per chi non c’è più. Chiunque vede un assembramento dovrebbe non solo non entrarci ma dire agli altri di uscirne”, sottolinea Boccia.  

“E’ sceso il numero dei decessi ma il Covid è tra noi. Se torna a circolare in maniera massiva avremo problemi negli ospedali”, evidenzia il ministro, che torna anche sulla questione degli assistenti civici. “Ci sono sempre stati, c’è una legge nella regione Emilia Romagna del 2003 e ci sono in molti comuni. Sugli assistenti civici i comuni vanno avanti a prescindere. In Emilia la legge funziona benissimo, io penso che il governo abbia il dovere di aiutarli. Quando ministero del lavoro completerà quel bando ci saranno gli assistenti civici anche con l’aiuto del governo”.  

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