Giornata Mondiale Endometriosi: i numeri della patologia

Si celebra oggi la Giornata Mondiale dell’Endometriosi, e grazie a essa si posa un po’ di attenzione sulla patologia. Questa colpisce un gran numero di donne in tutto il mondo, minandone la salute psicofisica e sessuale. Questa giornata è stata istituita nel 2014 e ha l’obiettivo di sensibilizzare e far conoscere la malattia. Con l’occasione il Ministero della Salute ha pubblicato un focus sulla tematica, e i numeri ne accentuano l’importanza.

Giornata Mondiale dell’Endometriosi, i dati

C’è l’esigenza di parlarne, di discuterne, perché per troppi anni è rimasta una patologia di cui si conosceva troppo poco, quando invece colpisce un gran numero di donne. Secondo le stime, in Italia ne soffrono tra il 10 e il 15% delle donne in età riproduttiva. I numeri crescono raggiungendo tra il 30 e il 50% delle donne con difficoltà nel concepire, o che non sono fertili. Se già questi non bastassero, in Italia ne soffrono in circa 3 milioni, in tutto il mondo ne sono colpite circa in 190 milioni. La fascia d’età in cui si presenta più spesso è quella che va dai 25 ai 30 anni, ma non è raro che possa paventarsi anche prima.

Una malattia senza cura

La Giornata Mondiale dell’Endometriosi è un momento molto importante, poiché mette sotto la luce dei riflettori una patologia che colpisce un gran numero di donne in tutto il mondo. Purtroppo, al momento, non esiste nessuna cura, ma solo un trattamento per controllarne i sintomi. Se nei Paesi sviluppati la situazione preoccupa, in quelli a basso reddito questa è grave, con diagnosi che arrivano molto, troppo, tardi e pochi strumenti per contrastarla. Nel mondo sono nate associazioni e organizzazioni che si occupano di ricercarne una cura definitiva, ma i governi di tutto il mondo devono fare di più in merito. Oltre ai fondi, è necessario che le istituzioni sensibilizzino le persone su questa patologia, tanto comune quanto poco conosciuta.

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Le conseguenze dell’endometriosi

Non c’è molta chiarezza sull’endometriosi, e non tutti concordano sul ruolo che questa gioca sulla fertilità. Si sa per certo, però, che questa spesso è associata all’infertilità e che può esserne la causa principale. A seconda della sede può comportare lesioni peritoneali, sia profonde che superficiali, e lesioni ovariche.

Come spiega il Ministero della Salute, la patologia impatta in modo grave sulla qualità della vita di chi ne soffre. I sintomi comprendono il dolore pelvico, mestruale, durante i rapporti sessuali, nella minzione e nella defecazione. Insomma, va ad agire in molti contesti della vita delle donne, e a questi si devono aggiungere le conseguenze psicologiche. Spesso l’endometriosi non viene nemmeno diagnosticata, perché per anni può passare in sordina.

La consapevolezza del trattamento

I sintomi citati in precedenza possono rappresentare un campanello d’allarme, e sarebbe consigliabile un controllo medico. Nel caso in cui una donna soffra di endometriosi dovrà iniziare un trattamento di cura. In questo caso, essendo la malattia cronica e la gestione pertanto prolungata, è necessario che medico e paziente siano concordi nelle decisioni. Chi ne soffre dev’essere consapevole del tipo di trattamento che andrà a scegliere e dev’essere coinvolto dal medico curante.

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