Obbligo vaccinale scuola, gli escamotage dei prof no vax

Obbligo vaccinale per il personale scolastico. Prendono forma gli escamotage dei no vax cercati ad arte per non ricevere la somministrazione ed aumentano i ricorsi alla malattia. “Li vediamo in corso d’opera – commenta all’Adnkronos la presidente dei presidi per il Lazio, Cristina Costarelli -. L’ultima trovata è quella dei docenti che hanno ricevuto la lettera di invito alla vaccinazione il 15 dicembre e oggi si sono messi in malattia per i prossimi 5 giorni. Quindi al quinto giorno non potranno essere sospesi”.  

“Sono raggiri a cui non si pensa. Per non parlare delle diffide a non adempiere al decreto legge inviate dagli avvocati, che per noi però sono carta straccia. O di chi si è rifiutato di prendere materialmente in mano la lettera di invito consegnata dal dirigente, nell’illusione che il rifiuto possa bloccare il decorso dei tempi antecedenti alla sospensione. Fatto che non è perché il Codice civile stabilisce l’azione di consegna davanti a testimoni viene opportunamente verbalizzata, pertanto ha valore di notifica”. 

E il ricorso alle prenotazioni? “Il giochino delle prenotazioni lascia il tempo che trova. Per noi ha valore la prima prenotazione, a cui deve corrispondere la regolarizzazione. Se ciò non avviene, noi dirigenti procediamo con la sospensione. Sarà a onere del personale rivalersi poi nelle sedi competenti”.  

(di Roberta Lanzara) 

 

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