Coronavirus, nel Lazio al via 300mila test sierologici  

Partono questa settimana nel Lazio 300mila test sierologici su operatori sanitari, Rsa, forze dell’ordine e farmacisti. “E’ la più grande indagine epidemiologica che verrà svolta nel nostro Paese – ha affermato l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, dopo l’approvazione della delibera – I campioni saranno tutti informatizzati e conservati presso la Bio-banca dell’Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani” di Roma. L’adesione all’indagine “è individuale e volontaria”, chi si sottoporrà al test “dovrà essere informato – ricorda la Regione Lazio – della valenza e dei limiti del test sottoscrivendo l’autorizzazione all’utilizzo dei suoi dati e l’utilizzo ai fini di sanità pubblica”.  

“Questi test non danno alcuna patente di immunità, ma servono a verificare come è circolato il virus in determinati contesti”, ha ricordato la task force della Regione Lazio. In caso di riscontro di positività sierologica alle IgG (immunoglobuline G) si dovrà eseguire il tampone naso-faringeo e, in caso di positività, il soggetto deve essere posto in isolamento con segnalazione al medico curante. 

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