Vaccino Pfizer, Garattini: “Vogliamo vedere i dati” 

“Va bene” se Pfizer e BionTech hanno concluso il primo studio globale di fase 3 su un candidato vaccino anti coronavirus, ma “vogliamo vedere i dati”. Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, non cede all’entusiasmo dopo l’annuncio – da parte del colosso Usa e del suo partner tedesco – dei nuovi risultati che indicano un’efficacia del 95% a 28 giorni dalla prima dose di prodotto-scudo contro il coronavirus Sars-CoV-2, di una protezione superiore al 94% anche negli over 65 e di un profilo di sicurezza rassicurante.  

“Speriamo che pubblichino presto i dati – commenta il farmacologo all’Adnkronos Salute – in modo che tutti possano vedere le cose a cui siamo interessati: qual è la metodologia utilizzata per avere il 95% di protezione; capire se ci sono già dei dati almeno a 2 mesi sugli effetti collaterali e anche per sapere se l’efficacia non diminuisce nel tempo; avere un’idea della composizione del campione di popolazione studiato, per vedere se il numero di anziani presente è sufficiente a dire che l’attività del vaccino è presente anche nelle categorie che ne hanno più bisogno”.  

Quanto all’intenzione, dichiarata dalle aziende sviluppatrici, di richiedere “a giorni” l’autorizzazione d’emergenza da parte dell’agenzia regolatoria americana Food and Drug Administration, “la Fda lo approverà – prevede Garattini – perché per l’emergenza approva in ogni caso tutto. Si tratta di autorizzazioni sotto forma di urgenza. Ricordiamoci che avevano approvato anche l’idrossiclorochina”, sorride lo scienziato.  

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