Covid, Michel: “Non doveva andare così” 

Con la pandemia di Covid-19 in Europa le cose “non dovevano andare così”, con la seconda ondata che impone nuove chiusure e limitazioni in tutto il Continente. Lo scrive il presidente del Consiglio europeo , in un messaggio scritto diffuso attraverso i social network.  

“Quando nella tarda primavera – continua Michel – siamo riusciti a rallentare drasticamente la velocità diffusione della Covid-19, la priorità è diventata la ripresa della vita economica, sociale e culturale. Questa scelta doveva essere sostenuta da una robusta politica di test e tracciamenti”, anche perché, in assenza di un vaccino “l’unico modo per contenere l’epidemia mantenendo l’attività è identificare le persone infette molto presto, in modo che possano autoisolarsi ed evitare di contagiarne altre”. “A livello europeo – continua Michel – questo piano di azione non ha raggiunto i risultati desiderati. Con la ripresa delle attività quotidiane, il virus ha ricominciato a circolare”. 

Per Michel, “le speranze nell’imminenza del vaccino”, che ancora non c’è, da una parte, e “il focus sulle misure in sostegno all’economia”, dall’altra, spiegano “gli insufficienti progressi” nei piani di testing, tracciamento dei contatti e isolamento dei positivi. 

“La seconda ondata della Covid-19 è arrivata. Ancora una volta, l’intera Europa è colpita. Nel giro di poche settimane, la situazione è diventata, da preoccupante, allarmante. Ora dobbiamo evitare una tragedia”, scrive ancora. 

“Ogni giorno conta. Quello che serve ora è un’azione determinata, a un livello inequivocabilmente europeo, basato su due pilastri: test e tracciamento dei contatti, vaccini”, sottolinea Michel.  

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